Separazione e Divorzio

L’assegno di divorzio può essere stabilito tra le parti anche “una tantum”

La legge sul divorzio, all’articolo 5 della legge 789/1970, nel testo riformato con la  legge 74/1987,  prevede la possibilità per i coniugi divorziandi di accordarsi stabilendo che l’assegno di divorzio, anzicchè essere periodico, sia versato “una tantum”, ovvero una volta per tutte, dal coniuge obbligato. In questo caso, dunque,   l’assegno  di divorzio “una tantum” …

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Il genitore separato ha l’obbligo di mantenimento dei figli anche se è disoccupato

 E’ quanto statuisce da sempre la Cassazione civile con sentenze pressoché conformi, riprese dai Tribunali civili di tutta l’Italia. In caso di separazione tra i coniugi, stabilisce la Cassazione, il contributo economico del genitore disoccupato al mantenimento della prole sarà minimo ma in ogni caso sarà disposto dal Giudice, che farà riferimento alla sua capacità …

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SE LA EX MOGLIE RIFIUTA LAVORO, BISOGNA CONTINUARE A MANTENERLA !

Se la  moglie divorziata,   titolare di assegno di mantenimento divorzile da parte dell’ex marito,  rifiuta di accettare un lavoro perchè  lo ritiene poco adatto alle sue concrete esigenze,  il suo ex deve   continuare a mantenerla! E’ quanto  afferma la prima sezione civile della Corte di Cassazione (sentenza n. 22504/2010) che ha respinto un …

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ANCHE UN MATRIMONIO DI POCHI GIORNI E “NON CONSUMATO” PUO’ FAR SORGERE IL DIRITTO ALL’ASSEGNO DI MANTENIMENTO

La Corte di Cassazione, I sez. Civile, ha stabilito che anche un matrimonio di brevissima durata e non consumato fa sorgere il diritto al mantenimento (sentenza num. 2721/2009).La legge su questo è chiara: le condizioni per far sorgere il diritto al mantenimento, in favore del coniuge cui non sia addebitabile la separazione, sono: 1) la …

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L’ASSEGNO DI MANTENIMENTO: DETERMINAZIONE DEL QUANTUM

In base all’art. 156 c.c. il giudice, nel momento in cui statuisce  la separazione dei coniugi, stabilisce anche il diritto, per il coniuge economicamente più debole, di ricevere dall’altro coniuge quanto è necessario al suo mantenimento, laddove egli non abbia adeguati redditi propri. L’entità di tale onere (comunemente detto assegno di mantenimento) viene determinato in …

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IL CONIUGE CHE HA RINUNCIATO ALL’ASSEGNO DI MANTENIMENTO NELL’ACCORDO DI SEPARAZIONE, PUO’ IN SEGUITO CAMBIARE IDEA?

Si. Può  farlo,  ma solo nel caso che sono mutate nel frattempo le condizioni di fatto che gli  avevano fatto  rinunciare all’assegno. La prevalente Cassazione ed autorevole dottrina, infatti, ritengono che, in presenza di una modifica dello status quo, il coniuge che aveva rinunciato all’assegno di separazione può agire con una richiesta di modifica del provvedimento e …

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IL GIUDICE NON PUO’ DECIDERE SULLA CASA FAMILIARE IN ASSENZA DI FIGLI MINORI O NON AUTOSUFFICIENTI

 la cassazione  ha ancora una volta confermato l’indirizzo maggioritario in tema di assegnazione della casa coniugale,  ribadendo  ( con sent. I sez. civile del 18/02/08 n. 3934) che,  in virtù  della riforma del diritto di famiglia di cui alla legge n. 54/2006,  il Giudice, se non vi sono figli minori o maggiorenni non autosufficienti, non …

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